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Facebook cambia algoritmo, niente più click baiting

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Facebook annuncia dalle pagine ufficiali del suo blog la modifica dell’algoritmo che gestisce i post degli utenti, e promette battaglia al click-baiting selvaggio.

Queste in sostanza le novità annunciate dal colosso americano che, a quanto pare, intende arginare l’odiosa quanto diffusa pratica del click-baiting per favorire invece post ricchi di contenuti e pertinenti. La qualità sembra dunque trionfare, almeno queste le intenzioni annunciate via blog. “Stiamo mettendo a punto due aggiornamenti per eliminare le storie che le persone spesso ci dicono essere spam o che non vogliono vedere”, spiega Facebook.

Ma cos’è il click-baiting e come funziona? E’ una pratica molto diffusa sui social network e non solo, consiste nel pubblicare post o notizie dal titolo eclatante, con l’obiettivo di catturare l’attenzione e quindi i click degli utenti. Spesso i contenuti di questi post-esca sono scadenti o comunque poco interessanti, a volte neanche attinenti il titolo che riportano. La società di Zuckerberg spiega anche come avverranno questi cambiamenti, che avranno un impatto notevole sulle bacheche di milioni di utenti in tutto il mondo. Parole d’ordine : tempo di permanenza e interazioni con il contenuto. Con il nuovo algoritmo Facebook controllerà il tempo di permanenza degli utenti sui post pubblicati e le condivisioni del contenuto. Più è lungo il tempo di permanenza sulla risorsa linkata dal post, e più quel contenuto può essere soddisfacente.

Quindi da oggi guerra al click baiting, almeno nelle intenzioni di Facebook. Ma è oro tutto ciò che luccica? in realtà sono già in tanti a storcere il naso, e non certo in difesa di una pratica fastidiosa come il click baiting, perché invece dietro l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Facebook potrebbe nascondersi una nuova strategia volta a costringere piccole aziende e imprenditori ad acquistare pubblicità. Come? limitando la portata dei post pubblicati sulle bacheche di quegli utenti con migliaia di amici, ad esempio. Non sarebbe poi una novità, Facebook non è nuova a queste pratiche, del tutto legittime, ma certamente poco ortodosse. Sul noto social network esistono pagine con diverse decine di migliaia di fan, spesso sono piccole realtà imprenditoriali come negozi, ristoranti o attività artigianali. Pubblicare un post con offerta commerciale può significare farsi pubblicità e raggiungere migliaia di potenziali clienti a costo zero!

I maligni sostengono che dietro il nuovo algoritmo di Facebook ci sia una chiara strategia commerciale e non tanto la guerra al click baiting, che di certo sarà condotta. Magari insieme all’eliminazione di post spazzatura, da click bait appunto, potrebbero sparire centinaia di post “pubblicitari” di ignari commercianti. Del resto quanto tempo siete disposti a perdere leggendo un messaggio squisitamente pubblicitario?