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Biochar naturale: l’ammendante agricolo amico del pianeta

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La crisi climatica, quella della biodiversità e quella socioeconomica che ne consegue, stanno influenzando il destino del nostro pianeta. Dopo decenni di politica industriale caratterizzata da alti livelli di inquinamento sottoforma di massive emissioni di gas serra nell’atmosfera, i governi hanno deciso di porre un freno allo sconsiderato cinismo delle industrie, imponendo un drastico adeguamento di impianti, riduzione dei consumi e delle emissioni.

Eppure un ammendante agricolo potrebbe cambiare le sorti, magari non del mondo intero, ma certamente dell’agricoltura.

Sempre più governi del mondo intraprendono la strada della riconversione industriale per incentivare l’uso delle fonti rinnovabili per la produzione di energia, diminuire gli sprechi di aziende e famiglie, ridurre i consumi e la produzione, favorire l’efficienza energetica degli edifici e dei processi industriali. Lo scopo dichiarato è quello di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e altri inqinanti in atmosfera per arginare gli effetti negativi del cambiamento climatico.

Il ruolo del biochar ammendante agricolo

Questi sforzi, di certo non indolori e che avranno un impatto sociale ed economico molto pesante, potrebbero non bastare. Ammesso che i gas serra siano i veri responsabili dell’innalzamento delle temperature, e non già il naturale alternarsi di glaciazioni e surriscaldamenti, una veloce diminuzione delle emissioni in atmosfera non sarà seguita da una veloce riduzione delle temperature!

Pertanto è necessario agire subito preparando l’agricoltura ad affrontare un lungo periodo di eventi climatici avversi.

Il biochar naturale è un ammendante agricolo di origine vegetale che aiuta i terreni agricoli a sopportare molto meglio sia le frequenti siccità, che la liscivazione dei tereni dovuta ai frequenti nubifragi. Il merito di ciò è dovuto alla sua struttura molecolare simile ad una spugna con pareti in carbonio atta ad imprigionare l’acqua per rilasciarla molto lentamente. Le piante troveranno più facilmente i nutrienti di cui hanno bisogno.

Recenti studi hanno indicato che la costante applicazione di biochar naturale sui suoli agricoli, consente di contrastare l’aridità dei terreni aumentandone la ritenzione idrica e il grado di saturazione. Tra i molti studi al riguardo, che confermano tutti l’importanza degli ammendanti agricoli in generale, ve n’è uno molto specifico dei Laboratori Silpa di Crotone, dal titolo “Utilizzo di biochar prodotto dalla pirolizzazione di biomasse vergini per il miglioramento della ritenzione idrica e della produzione su terreni agrari non basici (D.M. “Transizione 4.0” del 26 maggio 2020)”.

Lo studio in oggetto misura i livelli di ritenzione idrica e saturazione del terreno prima e dopo l’utilizzo dell’ammendante agricolo biochar naturale su terreni tendenzialmente acidi. Lo studio condotto ha evidenziato che utilizzando il biochar naturale in miscuglio al 20% in massa con il terreno agrario, l’aumento di ritenzione idrica è maggiore di circa l’1,5%, e la condizione di saturazione si raggiunge con una quantità d’acqua pari al 141,5% di quella necessaria per saturare il terreno allo stato naturale. Un livello di saturazione ben più alto di quello dello stesso terreno senza ammendante agricolo.

il contrasto al cambiamento climatico

Tornando al contrasto al cambiamento climatico risulta fondamentale limitare la produzione di CO2 in tutti i settori produttivi. A tal riguardo il biochar è a tutti gli effetti un prodotto “carbon negative” che può contribuire alla limitazione di produzione di CO2 e alla riduzione delle emissioni dei gas serra. Nelle scienze ambientali un processo produttivo carbon-negative è un processo di confinamento geologico dell’anidride carbonica (CO2) prodotta da grandi impianti di combustione (Wikipedia).

Il processo di produzione del biochar naturale prevede la pirogassificazione di biomasse costituite da cippato di legno vergine proveniente da tagli autorizzati di boschi di latifoglie. La produzione consente di sequestrare più carbonio di quanto ne viene immesso in atmosfera durante il processo di pirogassificazione.

La produzione e l’applicazione al suolo del biochar naturale costituiscono una valida strategia di mitigazione del cambiamento climatico. La produzione consente di sequestrare più carbonio di quanto ne viene immesso in atmosfera durante il processo di pirogassificazione. L’applicazione al suolo contribuisce alla riduzione delle emissioni dei gas serra, tra i quali il protossido di azoto (N2O), sprigionato prevalentemente nello spandimento di concimi azotati sui terreni.